Sulle piante F e G non fu incrociato alcun fiore, ma parecchi (non ne contai il numero) furono fecondati col polline d'altri fiori delle stesse piante, e non diedero alcuna capsula.
Noi vediamo adunque che cinquantacinque fiori delle suddette cinque piante furono a vicenda incrociati in diverse maniere, fecondando parecchi fiori in ciascuna pianta col polline di diverse altre piante. Questi cinquantacinque fiori produssero cinquantadue capsule, che furono quasi tutte molto grosse e piene di semi. D'altra parte settantanove fiori (oltre quelli di cui non tenni nota) furono fecondati col polline di altri fiori della stessa pianta e non produssero alcuna capsula. In un caso in cui esaminai gli stigmi dei fiori fecondati col loro proprio polline, era avvenuta la penetrazione dei tubi pollinici, sebbene senza effetto. Il polline cade generalmente, e credo anzi sempre, dalle antere sugli stigmi del fiore stesso. Tuttavia tre soltanto delle piante coperte produssero capsule, e si potea credere ch'esse fossero state autofecondate. Si formarono in esse sette capsule; ma siccome esse erano tutte in prossimità di fiori artificialmente incrociati, io posso dubitare che sia caduto qualche granellino di polline estraneo sui loro stigmi. Oltre alle sette suddette piante, furono protette altre quattro sotto un gran velo, e taluna di queste produssero qua e là, in modo strano, dei piccoli gruppi di capsule, cị che mi induce a credere che un'ape (molti di questi insetti si arrampicavano al di fuori del velo) attirata dall'odore, avendo trovato un forellino, abbia potuto incrociare parecchi di questi fiori.
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