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      Le tre suddette capsule spontaneamente autofecondate, prodotte dalle due piante quasi del tutto autosterili, contenevano in tutte cinque semi, dalle quali nel seguente 1871 io ottenni cinque piante, che furono separatamente coperte d'un velo. Esse arrivarono ad una straordinaria altezza e furono esaminate il 29 agosto. A prima vista sembravano affatto sprovviste di capsule, ma, sfogliando accuratamente nelle loro numerose branche, ne raccolsi tre su tre piante, sei sulla quarta, e circa diciotto sulla quinta. Ma tutte queste capsule erano piccole e taluna vuota; la maggior parte non conteneva che un solo seme. Dopo questo esame levai il velo, e non essendovi in vicinanza alcun'altra pianta, le api si misero a trasportare il polline dall'una all'altra di queste piante autosterili per metà. Qualche settimana dopo le estremità delle branche delle cinque piante si copersero di capsule, presentando così un curioso contrasto colle parti inferiori delle stesse lunghe branche, che ne erano prive. Queste cinque piante ereditarono adunque quasi per intiero la costituzione sessuale dei loro genitori, e senza alcun dubbio si avrebbe potuto ottenere una razza semi-sterile di Reseda.
      Reseda lutea. - Raccolsi alcuni semi di questa specie da un gruppo di piante selvagge viventi a piccola distanza dal mio giardino. Allorchè io constatai accidentalmente che molte di queste piante erano autosterili, io ne presi due a caso e le collocai sotto un velo separato. Una di esse si coperse subito spontaneamente di capsule autofecondate, tanto copiosamente quanto le vicine piante non ricoperte.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





Reseda