Ciò avviene nell'Eschscholtzia secondo F. Müller, il quale ha trovato che i tubi pollinici non penetrano abbastanza profondamente negli stigmi(93) e nel genere Notylia (Orchidee) nel quale i tubi non entrano affatto.
Nelle specie dimorfe o trimorfe, una unione legittima fra soggetti della stessa forma, presenta la più stretta analogia coll'autofecondazione, mentre che una unione legittima somiglia la fecondazione incrociata; ed anche qui la scemata fertilità o la completa sterilità di un'unione illegittima dipende, almeno in parte, dalla incapacità di reazione fra i granelli del polline e lo stigma. Ad esempio, nel Linum grandiflorum, come mostrai altrove,(94) sia nella forma a lungo stile, sia a corto, sopra cento granelli di polline non se ne sviluppa che uno o due, quando si collocano sullo stigma proprio della loro forma, ed ancora questi tali non penetrano profondamente come nel caso della fecondazione legittima.
D'altra parte la differenza di fecondità naturale e di sviluppo fra piante ottenute da semi sia incrociati che autofecondati, e la differenza stessa in fecondità e sviluppo fra le discendenze legittime ed illegittime di piante dimorfe e trimorfe, deve dipendere da qualche incompatibilità esistente fra gli elementi sessuali contenuti nei granelli di polline o negli ovoli; ora dall'unione di questi elementi si sviluppano nuovi organismi.
Se torniamo ora alla causa più immediata di autosterilità, noi vediamo chiaramente che nella maggior parte dei casi essa è determinata dalle condizioni in cui vissero le piante.
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Eschscholtzia Müller Notylia Orchidee Linum
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