Io non posso negare che l'autosterilità sia qualche volta vantaggiosa ad una pianta per prevenirne l'autofecondazione, ma vi sono tanti altri mezzi per allontanare o difficoltare questo risultato, senza omettere la preponderanza del polline d'un individuo distinto sopra quello proprio della pianta, per cui l'autosterilità viene ad essere una proprietà che non ha nulla a che fare con questo argomento.
Finalmente la cosa più importante riguardo alle piante autosterili si è la prova ch'esse traggono vantaggio, ed hanno anche talvolta necessità d'una qualche differenza negli elementi sessuali per poter congiungersi e generare un novello essere. Fu notato che le cinque piante di Reseda odorata ch'erano state scelte a caso, potevano essere perfettamente fecondate col polline preso da una di loro, ma non già ciascuna col proprio; feci qualche esperienza complementare sopra altri individui, ma non le credo degne d'essere riferite. Hildebrand e H. Müller parlano spesso di piante autosterili fecondate col polline di un altro individuo: se ci fosse stata qualche eccezione alla regola, essa difficilmente sarebbe sfuggita alla loro o alla mia osservazione. Noi possiamo dunque affermare con sicurezza che una pianta autosterile può essere fecondata dal polline di ciascuno degli innumerevoli individui della stessa specie, non col suo. È impossibile di ammettere che gli organi e gli elementi sessuali di ciascun individuo, possano essere stati fatti per essere congiunti con un altro dato individuo, ma non v'è difficoltà a credere che gli elementi sessuali di ciascun soggetto differiscano leggermente e nella stessa maniera che i caratteri esteriori, e fu anzi osservato che mai due individui sono esattamente eguali.
| |
Reseda Müller Hildebrand
|