Nella settima generazione, le piante autofecondate stavano in altezza alle inter-crociate come 137 a 100, e venti fiori delle autofecondate, fertilizzati col loro proprio polline, diedero diciannove bellissime capsule: e questo è un grado di autofecondazione che non vidi ripetersi in altri casi. Tale varietà sembra affatto adattata per ritrarre tutto il possibile profitto dall'autofecondazione, eppure questo processo era stato dannoso ai suoi progenitori delle antecedenti generazioni. È tuttavia opportuno ricordare, che le pianticine ottenute da questa varietà, in seguito ad un incrocio con un nuovo ceppo, furono notevolmente superiori in altezza e fecondità alle piante autofecondate della generazione corrispondente.
II. Nella sesta generazione autofecondata dell'Ipomaea comparve una sola pianta chiamata Heros, che sorpassò leggermente in altezza la sua avversaria inter-crociata; caso che non si vide nelle precedenti generazioni. Heros trasmise il colore particolare dei fiori e l'aumento dello sviluppo, e il suo alto grado di autofecondità ai figli, ai nipoti, e ai pronipoti. I figli autofecondati di Heros stavano in altezza alle piante autofecondate della medesima origine come 100 a 85. Alcune capsule autofecondate, prodotte dai nipoti, contenevano in media 5,2 semi; media che supera quella che fu data, in ciascun'altra generazione, dalle capsule dei fiori autofecondati. I pronipoti di Heros, nati da un incrocio con nuovo ceppo, furono malaticci, perchè ottenuti in una stagione sfavorevole, e la loro altezza media paragonata a quella delle autofecondate non può essere valutata con sicurezza; ma sembra che non abbiano migliorato per questo incrociamento.
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