(126) Le due liste esposte nella prima parte di questo capitolo affermano la conclusione di Müller, che, cioè, i fiori piccoli ed oscuri sono completamente fecondi per se stessi, perchè otto o nove specie soltanto, sopra le centoventicinque contenute nelle liste, cadono su questa classe, e tutte furono trovate feconde senza l'intervento degli insetti. I singolari fiori oscuri dell'Ophrys muscifera, come ho altrove dimostrato, sono di rado visitati dagli insetti, ed è uno strano esempio di imperfezione (contraddittorio alla suesposta regola) il veder questi fiori infecondi per se stessi, al punto che molti di loro non producono semi. L'inverso di questa proposizione, che, cioè, le piante grandi e belle siano autosterili, è assai lontano dal vero, come possiamo vedere esaminando la nostra seconda lista di specie spontaneamente autosterili. Questa lista contiene, effettivamente, delle specie, come l'Ipomaea purpurea, Adonis aestivalis, Verbascum Thapsus, Pisum sativum, Lathyrus odoratus, qualche specie di Papavero, di Ninfea ed altre.
Se i piccoli fiori sono raramente frequentati dagli insetti, ciò non dipende dal loro colore oscuro, ma dalla mancanza di speciale attrattiva; ad esempio i fiori del Trifolium arvense, quantunque piccolissimi, sono sempre visitati dalle api e dai calabroni, come i piccoli ed oscuri fioretti dell'Asparago. I fiori di Linaria cymbalaria sono piccoli e cupi, eppure a tempo opportuno sono spesso visitati dalle api. Devo aggiungere, secondo il signor Bennett,(127) che esiste un'altra classe distintissima di piante che non possono essere spesso visitate dagli insetti, perchè fioriscono sovente ed anche esclusivamente in inverno, e sembrano allora adatte all'autofecondazione, perchè il loro polline cade prima che i fiori siano dischiusi.
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