Che la bellezza dei fiori guidi in parte gl'insetti è probabilissimo e direi certo; ma si può chiedere in tal caso, se gli altri fiori siano oscuri per non essere frequentati dagli insetti, o per aver mantenuto invece la loro primitiva condizione. Se una pianta diventasse piccolissima, è probabile che lo stesso avverrebbe dei suoi fiori per correlazione di sviluppo. Ma le dimensioni ed il colore della corolla sono di carattere variabilissimo, ed è difficile mettere in dubbio che se la bellezza e la grandezza dei fiori fossero di qualche vantaggio per una specie, queste qualità si sarebbero naturalmente sviluppate in breve, come ciò avviene realmente nelle piante alpine. I fiori papiglionacei sono manifestamente costruiti per la visita degli insetti, e sembra improbabile, secondo i caratteri ordinari del gruppo, che i progenitori del genere Vicia e Trifolium abbiano prodotto fiori così piccoli e così privi di attrattiva come quelli della Vicia hirsuta e del T. procumbens. Possiamo adunque conchiudere, che parecchie piante, o non hanno aumentato la dimensione dei loro fiori, o l'hanno impicciolita per un dato scopo, in modo che sono ora pochissimo frequentati dagli insetti. Nell'uno o nell'altro caso, esse hanno così acquistato o ritenuto un alto grado di fecondità.
Se per una ragione qualunque, fu vantaggioso per una specie l'aumentare la sua capacità d'autofecondazione, sarebbe assai facile l'ammettere che tale proprietà può essere in breve ottenuta. Di fatto, nel corso delle mie esperienze, mi si presentarono tre casi di piante, che variarono in modo da diventare più feconde col loro proprio polline che non lo fossero in origine.
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Vicia Trifolium Vicia
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