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Devo ricordare che in due dei casi, in cui comparvero tra le mie piante esperimentate, delle varietà fertilissime per se stesse, come nel Mimulus e nella Nicotiana, tali varietà approfittarono molto di un incrocio con un nuovo ceppo o con una varietà leggermente differente; lo stesso avvenne nelle varietà coltivate di Pisum sativum e Lathyrus odoratus, che sono stati lungamente propagati per autofecondazione. Per cui, fino a prova contraria, bisogna considerare come regola generale, che i piccoli fiori e oscuri, vengono talvolta incrociati dagli insetti, e che se dopo un'autofecondazione a lungo continuata, essi sono incrociati col polline derivato da una pianta vegetante in condizioni un po' diverse, la loro discendenza deve sentirne molto vantaggio. Nell'attualità delle nostre conoscenze, è impossibile ammettere che l'autofecondazione continuata per più generazioni successive sia sempre il modo migliore di riproduzione.
Mezzi che assicurano o favoriscono la fecondazione dei fiori con un polline distinto. - Noi abbiamo veduto quattro casi nei quali alcune pianticine ottenute da un incrocio tra fiori della stessa pianta, od anche di piante quasi distinte, perchè derivate dalla propagazione per stoloni o barbicelle, non furono affatto superiori alle pianticine nate da fiori autofecondati. In questo caso (Digitalis) ebbero solo una leggera superiorità. Noi potremmo dunque aspettarci di vedere nelle piante viventi allo stato naturale, non soltanto un incrocio tra fiori della stessa pianta, ma anche tra fiori d'individui distinti, effettuarsi d'ordinario, con dati mezzi.
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Mimulus Nicotiana Pisum Lathyrus Digitalis
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