Questa opinione è resa probabile dalla secrezione d'una materia zuccherina, chiamata spesso rugiada di miele, la cui produzione, senza alcuna glandula speciale, è stata constatata sopra certe foglie di alcuni alberi, e in date condizioni climateriche. È ciò che succede nelle foglie del tiglio; perocchè, sebbene qualcheduno abbia discusso tal fatto, un giudice competentissimo, il dottore Maxwell Masters, mi dice che, dopo udite le discussioni in proposito nella Società d'Orticoltura, non gli resta più alcun dubbio su tal punto. Le foglie e la corteccia rotta del Fraxinus Ornus secernono nel modo stesso la loro materia zuccherina.(146) Secondo Treviranus, la faccia superiore delle foglie di Carduus arctioides fa altrettanto; e molti altri di tali fatti potrebbero essere riferiti.(147) V'è tuttavia un numero considerevole di piante, provvedute di ghiandole(148) sopra le foglie, i picciuoli, i fillodii, le stipule, le brattee, i peduncoli fiorali, od all'esterno del loro calice. Queste ghiandole secernono piccole goccie d'un succo zuccherato, che è avidamente ricercato dagli insetti melifagi, come le formiche, le api e le vespe. Nelle glandule stipulari della Vicia sativa, la secrezione dipende evidentemente da cambiamenti avvenuti negli umori sotto la influenza dei raggi d'un sole splendido, perchè io osservai più volte che la secrezione veniva sospesa allorchè il sole si adombrava, e veniva ripigliata quand'esso tornava a risplendere.(149) Riguardo alla secrezione, anche nei fiori di Lobelia Erinus, osservasi un caso simile.
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