Tuttavia Delpino sostiene che il potere di secernere un liquore zuccherato è stato affidato a qualche organo esterno del fiore, per attirare specialmente le formiche e le vespe, che avrebbero l'incarico di difendere le piante dai loro nemici; ma non ho mai avuto un dato per credere che ciò avvenga nelle tre specie che ho esaminate, Prunus Laurocerasus, Vicia sativa e V. Faba. Nessuna pianta è meno attaccata da' suoi nemici, in qualsiasi modo, che la Felce comune (Pteris aquilina) e tuttavia, come ha scoperto mio figlio Francesco, grandi ghiandole, parte alla base delle frondi, secernono, nella loro prima età soltanto, un abbondante liquore zuccherato, che è succhiato avidamente da innumerevoli formiche, appartenenti sopratutto al genere Myrmica. Tali formiche non servono certo a proteggere la pianta da qualche nemico. Delpino pretende che queste ghiandole non possano essere considerate come secretorie, perchè se lo fossero, funzionerebbero in tutte le specie; ma io non capisco la forza di questo argomento, perchè le foglie di qualche pianta secernono dello zucchero solamente in date circostanze atmosferiche. Che in qualche caso la secrezione serva ad attirare gl'insetti per difendere la pianta, e ch'essa avvenga copiosamente a questo scopo speciale, non ho ragione per dubitarne menomamente, dopo le osservazioni di Delpino e più ancora dopo quelle di Belt sull'Acacia sphaerocephala e sulle Passiflore. Quest'acacia produce come nuova attrazione per le api, qualche composto contenente molto olio e del protoplasma, ed analoghe sostanze si sviluppano sopra una Cecropia, allo stesso scopo, come ci fece osservare F. Müller.
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