Tale fatto osservato da Aristotele nelle api, or sono più di 2000 anni, è stato confermato da Dobbs in una memoria pubblicata nel 1736 nelle Philosophical Transactions. In tutti i giardini da fiori, ciascuno può vedere che nè le api nè i calabroni seguono costantemente questa abitudine. Bennett osservò per più ore(166) alcune piante di Lamium album, di L. purpureum e di un'altra Labiata, Nepeta Glechoma, viventi tutte vicine sopra una banchetta, e vide che ciascun'ape limitava le sue visite ad una stessa specie. Essendo il polline di queste tre piante di colore differente, questo osservatore potè confermare le sue osservazioni esaminando i caratteri di quello che aderiva al corpo delle api che aveva prese, e non ne trovò che d'una sola specie.
I calabroni e le api sono buoni botanici, perchè sanno che le varietà possono essere differentissime nei loro fiori, senza cessare di appartenere alla specie medesima. Io vidi spesso dei calabroni volare dritto da una pianta di Dictamus Fraxinella comune tutta rossa, ad un'altra di varietà bianca; da una varietà di Delphinium Consolida e di Primula veris, ad altre di colore diverso; da una varietà di Viola tricolor porpora carico, ad una giallo d'oro; e in due specie di Papavero differentissime nel loro colore. Ma in quest'ultimo caso qualche ape volava indifferentemente dall'una all'altra specie, anche passando vicino ad altri generi, e come queste due specie fossero state semplicemente varietà. H. Müller ha veduto anche delle api volare da un fiore all'altro nel Ranunculus bulbosus ed arvensis, come anche nel Trifolium fragiferum e repens, e nei giacinti azzurri e violetti.
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