Continuai a lungo l'osservazione, e in parecchie centinaia non trovai una sola corolla che non fosse stata perforata. I calabroni ne avevano già succhiato i fiori attraverso le aperture. Nel giorno seguente in un'altra estensione esaminai un gran numero di fiori collo stesso risultato, ma erano state invece le api che avevano succhiato il fiore. Questo caso è fra tutti notevolissimo, perchè questi fori innumerevoli erano stati fatti in una quindicina di giorni, perchè prima di tal epoca io aveva visto le api succhiare il fiore per la via naturale della corolla. In un vasto giardino, molte grandi aiuole di Salvia Grahami, di Stachys coccinea e di Pentstemon argutus avevano tutti i loro fiori perforati; ne esaminai una gran quantità. Trovai dei campi intieri di trifoglio rosso, egualmente perforato. Il dottor Ogle ha constatato che il 99 per 100 dei fiori di Salvia glutinosa erano stati perforati. Agli Stati Uniti, il signor Barley dice che è difficile trovar un fiore di Gerardia pediculata (indigena), il quale non sia traforato, e il signor Gentry, parlando della Wistaria sinensis, introdotta in America, dice "che quasi ogni fiore ne fu perforato".(176)
Per quanto ho potuto vedere, sono sempre i calabroni che forano per primi i fiori, e sono adatti a tale operazione perchè posseggono due poderose mandibole; ma in seguito sono le api che profittano di tali aperture. Il dott. H. Müller tuttavia mi scrisse, che talvolta le api forano da sole i fiori della Erica tetralix. Nessun altro insetto, se non in qualche caso le vespe, hanno l'avvedutezza di approfittare delle aperture fatte.
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