Ogle mi dice che ciò è appunto vero.
Le api mostrano molta abilità nel loro lavoro, perchè esse fanno sempre le aperture in corrispondenza al punto in cui il nèttare è nascosto nella corolla. Tutti i fiori d'una grande aiuola di Stachys coccinea, avevano una o due fessure alla parte superiore della corolla e presso la sua base. I fiori di una Mirabilis e d'una Salvia coccinea furono perforati nella stessa maniera, mentre quelli della Salvia Grahami, nei quali il calice è più allungato, avevano tutti invariabilmente delle aperture e al calice e alla corolla. I fiori del Pentstemon argutus, sono più larghi di quelli delle piante che abbiamo nominate, ed hanno avuto sempre due perforazioni una accanto all'altra, proprio al disopra del calice. In questi vari casi la perforazione avvenne sulla superficie superiore, ma nell'Antirrhinum majus si videro invece uno o due fori nella faccia inferiore, vicinissimi alla piccola protuberanza che corrisponde al nettario, e perciò appunto al sito più vicino al nèttare.
Ma il caso più notevole di abilità e di ragionamento che mi sia noto, è nella perforazione dei fiori di Lathyrus sylvestris, come lo descrisse mio figlio Francesco.(178) Il nèttare in questa pianta è racchiuso in un tubo costituito dagli stami collegati e che contorna il pistillo sì strettamente, che un'ape a fatica vi può introdurre la sua tromba, ma presso alla base vi sono due orifizi, perchè questi insetti possano attingere il nèttare. Mio figlio in sedici fiori sopra ventiquattro di queste piante, ed in undici sopra sedici del pisello coltivato perenne (che è una varietà della stessa specie o d'una specie vicinissima) ha trovato che l'orifizio sinistro è più grande che il destro.
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Stachys Mirabilis Salvia Salvia Grahami Pentstemon Antirrhinum Lathyrus Francesco
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