Da ciò deriva il fatto importante, che i calabroni fanno dei fori attraverso lo stendardo, e lavorano sempre dalla parte sinistra dell'orifizio che è la maggiore. Mio figlio fa questa osservazione: "È difficile spiegare come le api abbiano imparato questa manovra. Hanno forse scoperta la differenza delle dimensioni degli orifizi del nèttare, succhiando i fiori nel modo ordinario, e, condotte da tale conoscenza, hanno potuto determinare il punto in cui deve praticarsi il foro, oppure lo hanno trovato perforando lo stendardo in più punti, ed imparata e ritenuta tale situazione anche visitando poi gli altri fiori? Sia nell'uno che nell'altro caso, non mostrano di saper utilizzare le cognizioni fatte colla esperienza". Pare che le api debbano la loro abilità di praticare dei fori in tutti i fiori al loro istinto di modellare le cellule e i favi di cera, o di ingrandire i loro bozzoli con tubi pure di cera, perchè esse sono così obbligate a lavorare la stessa sostanza all'interno ed all'esterno.
Al principio della state del 1857, fui tratto ad osservare, per qualche settimana, più aiuole di Phaseolus multiflorus, per conoscere la fecondazione di questa pianta, e vidi che ogni giorno le api e i calabroni ne succhiavano i fiori per le fauci. Una volta trovai molti calabroni occupati a perforare le corolle, una dopo l'altra, e il giorno dopo, tutte le api, in luogo di posarsi sull'ala sinistra e di succhiare il fiore nel modo naturale, volavano diritto, senza esitare, al calice per succhiarne il nèttare a traverso il buco fatto ventiquattr'ore prima dai calabroni; e ciò fecero per più giorni consecutivi.
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Phaseolus
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