(180) Tuttavia in tal caso l'abitudine c'entra fino ad un certo punto, come in molte altre operazioni delle api. Il dott. Ogle, i sig. Farrer e Belt, hanno osservato, nel Phaseolus multiflorus,(181) che alcuni insetti entrano soltanto per le aperture artificiali, mentre altri penetrano per la via naturale. Io osservai lo stesso fatto nel 1861 nel Trifolium pratense. La forza dell'abitudine è così persistente, che quando un'ape visita i fiori perforati ne trova uno che non lo è, non tenta d'entrarci per l'apertura naturale, ma va subito in cerca di un'altra corolla perforata. Nondimeno io ho potuto vedere una volta un calabrone a visitare l'ibrido Rhododendron azaloides, e penetrare in qualche fiore per l'apertura naturale, mentre in altri praticava i suoi fori. Il dott. H. Müller mi riferisce che nello stesso paese ha veduto molti individui di Bombus mastrucatus traforare calice e corolle del Rhinanthus alectorolophus, e di altri, soltanto la corolla. Si possono pure vedere differenti specie di api agire nello stesso tempo sulla stessa pianta in modo diverso. Io vidi delle api succhiare per le loro aperture naturali dei fiori di fagiuolo comune, i calabroni d'una specie lavorare a traverso i fori praticati nel calice, altri di una specie differente, succhiare le goccioline di liquore trasudate dalle stipule. Il sig. Beal di Michigan mi riferisce che i fiori dell'uva ribes del Missouri (Ribes aureum) abbondano talmente di nèttare che i fanciulli stessi ne succhiano, e ha viste le api suggerlo a traverso i fori fatti dagli uccelli (Rigogoli), mentre che nel tempo stesso i calabroni succhiavano, come il solito, per l'apertura naturale.
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