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      Trovai anche una pianta solinga di Pentstemon, nella cui corolla vidi penetrare le api, e nessun fiore v'era perforato. L'anno seguente 1842 visitai molte volte lo stesso giardino; al 19 luglio i calabroni succhiavano i fiori di Stachys coccinea e di Salvia Grahami, nel modo naturale e nessun fiore fu perforato. Il 7 agosto tutti i fiori erano perforati, anche quelli di qualche pianta di Salvia, che viveva un po' lontana dalla grande aiuola. Il 21 agosto solo qualche fiore alla sommità delle spiche delle due specie restò intatto e nessun altro fu più perforato. Inoltre, nel mio proprio giardino, ciascuna pianta di parecchie file di fagiuoli comuni, aveva molti fiori perforati; ma negli angoli remoti del detto giardino trovai tre piante accidentalmente cresciute, e queste non avevano alcun fiore perforato. Il generale Strachey aveva prima veduto molti fiori perforati in un giardino tra l'Himalaia; scrisse al proprietario che osservasse se v'era in quel luogo relazione tra l'agglomeramento e la perforazione dei fiori, e gli fu risposto di sì. Da ciò deriva che il Trifolium pratense e il fagiuolo comune, quando sono coltivati in grandi quantità, l'Erica tetralix che vegeta in grandi macchie nelle steppe, le aiuole dei fagiuoli di Spagna, nelle ortaglie, e moltissime specie nei giardini a fiori, sono tutte disposte per la perforazione.
      Lo spiegare tal fatto non è punto difficile. I fiori riuniti in grandi quantità costituiscono una ricca preda per le api, visibilissima a grandi distanze.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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