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      Se i generatori di queste due piante avessero vissuto nello stesso luogo per le venti ultime generazioni, e non fossero mai stati incrociati con alcuna pianta vivente oltre due o tre piedi di distanza, con tutta probabilità la loro discendenza sarebbesi condotta allo stesso stato di qualcheduna delle mie piante da esperienza (come i soggetti inter-crociati della nona generazione dell'Ipomaea, o le piante autofecondate dell'ottava generazione del Mimulus, o la discendenza dei fiori d'una stessa pianta), ed in tal caso, un incrocio fra le due piante di Digitale restò senza buoni effetti. Ma i semi sono spesso portati a grandi distanze dai mezzi naturali, e una delle due suddette piante può essere venuta da lontano e da un luogo più ombroso o più illuminato, più secco o più umido, o da un terreno di natura differente contenente altre materie organiche o inorganiche. Dalle ammirabili ricerche dei signori Lawes e Gilbert,(191) noi sappiamo che le piante consumano differentissime quantità di materie organiche. Ma il complesso delle materie contenute in un terreno non determina forse, fra gli individui d'una sola specie, tante differenze come si può supporre a prima vista, perchè le circostanti specie che consumano altri elementi dovrebbero tendere, secondo il loro numero, a conservarsi colle altre specie in un certo equilibrio, in relazione a ciò che esse possono ritrarre dal suolo. Lo stesso dovrebbe dirsi riguardo all'umidità durante la stagione asciutta; e la grande influenza che ha la quantità dell'acqua sulla qualità e distribuzione delle piante è comprovata spesso nei pascoli dove le piante indicano i punti di antichi stagni o di rigagnoli.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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