Perchè adunque si svilupparono allora i due sessi; e perchè esistono i maschi, se essi non possono per sè soli propagare la specie? La risposta molto facilmente si trova pel grande vantaggio che risulta dalla fusione di due individui che hanno subìto un certo differenziamento; e se ne eccettuiamo gli organismi più rudimentali, questa fusione non è possibile che col mezzo degli elementi sessuali che consistono in cellule separate dal corpo, contenenti i germi di ogni parte e capaci di fondersi completamente le une nelle altre.
Io mostrai in questo libro che la discendenza nata dall'unione di due individui distinti, specialmente quando i generatori han vissuto in condizioni differentissime, ha un immenso vantaggio in altezza, in peso, in vigore costituzionale e in fecondità sulla discendenza autofecondata d'uno degli stessi genitori. Tale fatto basta a spiegare per intero lo sviluppo degli elementi sessuali, cioè della genesi dei due sessi.
Il sapere poi perchè i due sessi siano qualche volta uniti in un solo individuo, qualche volta separati, è un'altra quistione. Siccome in molte piante e in molti animali i più infimi, l'accoppiamento di due individui o simili affatto, o pochissimo differenti, è comunissimo, sembra probabile, come ho accennato nel precedente capitolo, che i due sessi siano stati primitivamente separati. L'individuo che riceve l'umore dal suo congiunto può essere considerato come il soggetto femmina, e l'altro, spesso più piccolo e più mobile, può chiamarsi il maschio, benchè sia malagevole conoscere le caratteristiche sessuali quando il contenuto delle due forme sia fuso in uno solo.
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