? Iberis umbellata. ? Papaver vagum. ? Eschscholtzia californica, piante provenienti da un incrocio con un ramo nuovo, che non ha più vigore, ma che è dotato d'una maggiore fecondità che le pianticine autofecondate. ? Reseda lutea ed odorata, molti soggetti sterili col loro proprio polline. ? Viola tricolor, effetti notabili dell'incrocio. ? Adonis aestivalis. ? Delphinium Consolida. ? Viscaria oculata, le piante incrociate sono di poco più grandi, ma più fertili delle autofecondate. ? Dianthus Caryophyllus, piante incrociate ed autofecondate, confrontate per quattro generazioni. ? Effetti considerevoli dell'incrociamento con un ramo nuovo. ? Colore uniforme dei fiori nelle piante autofecondate. ? Hibiscus africanus.
CAPITOLO V.
GERANIACEE, LEGUMINOSE, ONAGRARIEE, ECC.
Pelargonium zonale; un incrociamento tra piante propagate per le barbatelle non dà buoni effetti. ? Tropaeolum minus. ? Limnanthes Douglasii. ? Lupinus luteus et pilosus. ? Phaseolus multiflorus et vulgaris. ? Lathyrus odoratus, sue varietà; esse non furono mai inter-incrociate in Inghilterra. ? Pisum sativum, sue varietà; l'inter-crociamento è rarissimo, ma dà ottimi effetti. ? Sarothamnus scoparius, effetti notevoli d'un incrociamento. ? Ononis minutissima, suoi fiori cleistogeni. ? Sommario sulle leguminose. ? Clarkia elegans. ? Bartonia aurea. ? Passiflora gracilis. ? Apium Petroselinum. ? Scabiosa atropurpurea. ? Lactuca sativa. ? Specularia Speculum. ? Lobelia ramosa, vantaggi risultanti da un incrocio durante due generazioni.
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Consolida Caryophyllus Douglasii Inghilterra Petroselinum Speculum Eschscholtzia Reseda Viola Adonis Delphinium Viscaria Dianthus Hibiscus Tropaeolum Limnanthes Lupinus Phaseolus Lathyrus Pisum Sarothamnus Ononis Clarkia Bartonia Passiflora Apium Lactuca Specularia Lobelia
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