XVII, seconda ediz., vol. II, pag. 113 e 115.
(92) Il sig. WILDER, redattore del giornale d'orticoltura agli Stati Uniti (citato nel Gardener's Chronicle, 1868, pag. 1286) dice che il Lilium auratum, l'Impatiens pallida e fulva e come 100 sta a non potrebbero essere fecondate col loro proprio polline.
(93) Bot. Zeitung, 1868, pag. 114, 115.
(94) Journal of Linn. Soc. Bot., vol. VII, 1863, pag. 73-75.
(95) Journal of Linn. Soc. Bot., vol. X, 1867, pag. 417-419.
(96) Gardener's Chronicle (Cronaca dei giardinieri), 1867, pag. 107 - LOISELEUR-DELONGCHAMP (I cereali, 1842, pag. 208, 217) fu dalle sue osservazioni condotto a questa straordinaria conclusione, che i semi più piccoli dei cereali producano piante belle come i più grandi. Tale conclusione è confutata dal gran successo ottenuto dal maggiore HALLET, che migliorò il frumento scegliendo sempre le migliori sementi. È possibile che l'uomo, per una selezione prolungata abbia dato ai cereali una maggior quantità d'amido e di altre materie non necessarie alle pianticine per il loro sviluppo. È quasi certo (come HUMBOLDT avvertì da molto tempo), che i semi dei cereali furono resi così attraenti per gli uccelli da diventare assolutamente dannosi alla propagazione della loro specie.
(97) Il regno vegetale, o la struttura, la classificazione e gli usi delle piante; per John LYNDLEY, 2a edizione, Londra 1847.
(98) A. LOCHE (Boll. della Soc. bot. di Francia, vol. XXIII, 1876, pag. 367-368), ha ripubblicata, certo senza conoscerla, sotto questo titolo: Nota sopra un fatto anormale di fruttificazione in qualche Balsamina, l'osservazione già fatta dal sig.
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