BENNETT: risulta da questa nota che l'I. fulva produce dei fiori cleistogeni prima dei fiori normali. Ciò avviene qualche volta, come nella Viola palustris (Ad. Chatin), ma non sempre, perchè nel Lamium purpureum avviene il contrario. Dopo le osservazioni di BENNETT, i fiori perfetti, studiati da LOCHE, non dovrebbero la loro produttività che all'opera degl'insetti che li frequentano, e questo sarebbe stato un punto importante da chiarire. Se il sig. LOCHE desidera trovar qualche cosa di nuovo in tale argomento, io mi permetto di segnalargli questo fatto importante da spiegarsi per intero, perchè tutto ciò ch'egli ha pubblicato era affatto conosciuto, e gli aggiungo che la struttura dei fiori cleistogeni dell'Impatiens è stata oggetto d'un importante studio di H. MOHL (Bot. Zeitung, 1863, pag. 313 e 322). Fino ad oggi non si conosceva gran cosa di piante cleistogene nelle quali i fiori perfetti non hanno utilità apparente (ed essa diventerebbe reale nel caso presente se gl'insetti non fossero esclusi). Sarebbe adunque importantissimo di avere moltissimi casi da registrare per confermare o distruggere certe interpretazioni più o meno vere di tale fenomeno ancora poco studiato, e che è pur meritevole della più grande attenzione. (Nota del Traduttore francese).
(99) Voglio qui riferire tutti casi a me noti, in cui gli uccelli fecondano i fiori. Nel sud del Brasile l'uccello-mosca feconda le differenti specie di Abutilon che restano sterili senza di lui (F. MÜLLER, Jenaische Zeitschrift für Naturwissenschaft, B. VII, 1872, p. 24). Degli uccelli-mosca dal becco lungo visitano i fiori di Brugmansia, mentre che qualche specie a becco corto penetrano spesso nella grande corolla in un modo anormale e nella stessa maniera che adoperano le api in ogni parte del mondo.
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