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      È uscita ultimamente un'importante memoria su tale argomento, dovuta a REINKE; l'autore ci dimostrò che molte piante hanno le punte dei denti delle loro foglie nei bottoni, provvedute di glandule che secernono solo nell'età giovanissima, e che hanno la stessa struttura morfologica delle vere ghiandole nettarifere. Dimostra pure che le ghiandole che secernono il nèttare nel picciuolo del Prunus avium, non sono sviluppate per tempo, benchè si dissecchino nelle foglie vecchie. Queste glandule sono omologhe di quelle che esistono sui dentelli delle foglie, come lo dimostra la loro struttura e la loro forma di transizione; perchè i dentelli più inferiori nel maggior numero di foglie secernono nèttare invece di resina (HARZ).
      (149) Ho pubblicato una noterella su questo fatto nella Gardener's Chronicle, 1855, 21 luglio, pag. 487, e più tardi feci altre osservazioni. Oltre le mosche da miele, un'altra specie di ape, una farfalla, delle formiche e due specie di mosche, succhiarono le goccie di liquido delle stipole. Le goccie più grandi avevano un gusto zuccherino. Le mosche da miele non badavano punto ai fiori che vi erano dischiusi, mentre che due specie di calabroni trascuravano le goccie, e visitavano soltanto i fiori.
      (150) BELT ha dato un interessantissimo lavoro sulla importante funzione che hanno le formiche nel difendere la suddetta acacia. Quanto alla Cecropia, vedi Nature, 1876, pag. 304. Mio figlio Francesco ha descritto la struttura microscopica e lo sviluppo di queste notevoli sostanze nutritive, in una Memoria letta in presenza della Società Linneana.


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Gli effetti della fecondazione incrociata
di Charles Darwin
Utet
1878 pagine 584

   





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