Riguardo ad un fenomeno, il cui studio continuato nella serie vegetale sarebbe assai utile, io devo qui citare gli studi del mio illustre collega CARLET che esaminando la costituzione fiorale della Ruta, ha constatato dall'osservazione del movimento staminale che il tipo quadernario sì frequente risulta da un fenomeno di connessione. Nel suo articolo sui Movimenti dei fiori (Revue scient., anno 3o, 2a serie, n. 20, 1873), CARLET si esprime così: "Il fiore tetramero della Ruta è dunque una mostruosità; esso deriva dal fiore pentamero, e segue anche dopo la trasformazione, le leggi che regolano la forma a cinque petali. Invertendo il ragionamento, non si potrebbe dire che il fiore pentamero della Ruta derivi dal fiore tetramero per raddoppiamento di un petalo. Se in effetto il fiore a quattro petali fosse la forma normale, non sarebbe giustificabile l'evoluzione dei suoi stami; perchè essa non soffre eccezione. Io sono dunque in grado di considerare una connessione come una deviazione di tipo, e in seguito di credere che i monopetali derivino dai polipetali". Io stesso studiando gli stessi fatti sullo stame delle Saxifraga sarmentosa e umbrosa, sono arrivato a questa conclusione, che la tendenza virtuale verso la connessione, espressa dal fenomeno del movimento, viene più manifesta in altre Sassifraghe (oppositifolia). Se si spingono innanzi le cose, si crederebbe che certe piante sono ora in via di transizione più o meno evidente, dallo stato polipetalo a quello gamopetalo, che è senza dubbio superiore.
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