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      Durante certe stagioni dell'anno sotto ai grossi alberi si trovano pochi rigetti dei vermi di terra, e questo, da quanto pare, dipende da ciò che le innumerevoli radici degli alberi hanno assorbito tutta l'umidità, perchè si possono vedere questi stessi punti coperti di rigetti dopo le lunghe pioggie d'autunno. Quantunque molte macchie e molti boschi alberghino un certo numero di vermi, tuttavia in una foresta di faggi alti e antichi, nel parco di Knole, ove il terreno sotto ad essi era privo di ogni vegetazione, non si poteva trovare un solo di questi rigetti sopra un grande tratto, anche durante l'autunno. Nondimeno, questi rigetti erano abbondantissimi nei viali e nelle radure coperte d'erba che penetravano in quella foresta. Sui monti della Galles del Nord e sulle Alpi i lombrici, come mi venne detto, sono rari in molti punti; e questo può forse dipendere dallo essere troppo vicina la roccia sottostante, nella quale i lombrici non possono seppellirsi durante l'inverno per ripararsi dal gelo. Il dott. Mac Intosh, tuttavia, trovò dei rigetti di lombrici all'altezza di 500 metri sul Schiehallion in Iscozia. Sono numerosi sopra alcune colline presso a Torino all'altezza di 600 a 1000 metri sopra il livello del mare, e ad una grande altezza sui monti Nilgiri nell'India meridionale e nell'Imalaia.
      I lombrici debbono considerarsi come animali terragnoli, sebbene siano per un certo rispetto semi-acquatici, come altri membri della grande classe degli anellidi a cui appartengono. Il Perrier trovò che riesciva loro fatale lo esporli per una notte sola all'aria asciutta di una stanza.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





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