Uno di essi non ci fece attenzione; un secondo si rintanò nel suo buco, ma non in fretta; il terzo e il quarto fuggirono con maggiore speditezza; il quinto fuggì velocemente. La luce di una candela, concentrata da una lente e passante per una lastra di vetro che intercettava buona parte dei raggi calorifici, produceva generalmente una fuga molto più veloce che non il ferro riscaldato. I lombrici sono sensitivi ad una bassa temperatura, come si può dedurre dal non venir fuori dai loro buchi durante il gelo.
I lombrici non posseggono il senso dell'udito. Non fanno il menomo movimento alle note acute di un zufolo di metallo, che siano ripetutamente fatte vibrare vicino ad essi; nè alle note più profonde e più forti di un contrabasso. Sono indifferenti ai gridi quando si faccia attenzione a che l'aria del fiato non li colpisca. Quando erano collocati sopra a un tavolino vicino alle corde di un pianoforte, che si suonava il più fortemente possibile, essi rimanevano perfettamente tranquilli.
Quantunque siano indifferenti alle ondulazioni dell'aria che possiamo udire noi, sono sommamente sensibili alle vibrazioni di ogni oggetto solido. Quando i recipienti contenenti due lombrici che erano rimasti al tutto indifferenti al suono del pianoforte venivano messi su questo strumento, e si suonava la nota mi nella chiave di basso, entrambi si rintanavano immediatamente nelle loro buche. Dopo un certo tempo tornavano fuori, e allora suonando la nota la sopra la linea in chiave di violino fuggivano di nuovo.
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