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      La percezione di questi odori non naturali non servirebbe per nulla ai lombrici, e siccome quegli esseri tanto timorosi darebbero certamente qualche segno di una impressione ignota qualsiasi, possiamo conchiudere che essi non sentivano quegli odori.
      Il risultamento fu diverso quando si adoperarono foglie di cavolo e pezzi di cipolla, cose che i lombrici divoravano con molto gusto. Per nove volte affondai nella terra dei miei vasi dei pezzetti di foglie fresche o putrefatte di cavolo e dei bulbi di cipolla alla profondità di 6 millimetri circa, ed essi furono sempre scoperti dai lombrici. Un pezzetto di cavolo fu trovato e tolto via nello spazio di due ore; tre furono presi nel mattino seguente, cioè dopo una notte sola; due altri dopo due notti, e il settimo pezzo dopo tre notti. Due pezzi di cipolla furono trovati ed esportati dopo tre notti. Pezzi di carne cruda, fresca, di cui i lombrici sono ghiotti, furono sotterrati, e non vennero scoperti in quarantotto ore, durante il qual tempo si imputridirono.
      La terra sopra a questi varii oggetti veniva generalmente pigiata solo lievemente, per modo da non impedire la emissione dell'odore. Tuttavia in due casi la superfice era bene inumidita, e diveniva così in certo modo compatta. Dopo che i pezzetti di cavolo e di cipolla erano stati tolti via, guardai sotto ad essi per vedere se i lombrici fossero venuti per caso di sotto in su, ma non v'era traccia di scavi, e due volte gli oggetti sepolti erano ridotti in bricioli che non furono per nulla spostati.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231