L'effetto di questo è che sono parzialmente digerite prima di essere introdotte nel canale alimentare. Non so se sia stato citato un altro caso di digestione extra stomacale. Il serpente boa inumidisce colla saliva la sua preda, ma egli fa questo soltanto per renderla più lubrica. Forse si può trovare una analogia più vicina nelle piante come la Drosera e la Dionea; perchè qui la sostanza animale è digerita e convertita in peptone non dentro ad uno stomaco, ma sulla superfice delle foglie.
Ghiandole calcifere. - Queste ghiandole (vedi la Fig. 1), se giudichiamo dalla loro mole o dalla copia di vasi sanguigni di cui sono fornite, debbono essere importantissime per l'animale. Ma sono state suggerite tante teorie intorno alla loro funzione quanti sono gli osservatori che le hanno studiate. Sono in tre paia, che nel lombrico comune sboccano nel canale alimentare allo innanzi dell'ingluvie; ma nell'Urochæta e in alcuni altri generi, stanno posteriormente all'ingluvie (22). Le due paia posteriori sono formale da lamelle, le quali, secondo Claparède, sono diverticoli dall'esofago (23). Queste lamelle sono rivestile di uno strato cellulare polposo, colle cellule esterne libere in numero infinito. Se si punge e si spreme una di queste ghiandole, ne esce una sostanza bianca polposa, composta di quelle cellule libere. Esse sono minutissime e variano in diametro da 2 a 6 millim. Hanno nel centro una sostanza granulosa finissima; ma somigliano a goccioline di olio che Claparède e altri trattarono dapprima con etere.
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