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      Ma la quantità percentuale di quelle tirate dentro per la base è più piccola, ciò che si può attribuire alla larghezza della parte basale delle foglie. Noi vediamo qui parimente che la presenza di un gambo, che si avrebbe potuto credere dovesse tentare i lombrici a servirsene come di un manico, ha poca o nessuna influenza nel determinare il modo in cui le foglie di tiglio sono tirate entro alle buche. La proporzione notevole, cioè, 17 per cento, di quelle trascinate dentro più o meno trasversalmente dipende senza dubbio dalla pieghevolezza di queste foglie semi avvizzite. Il fatto che ne furono tirate dentro tante per la metà, e tanto poche per la base, rende improbabile che i lombrici cercassero dapprima di tirar dentro la massima parte delle foglie con uno o coll'altro di questi metodi, e che poi ne tirassero dentro 79 per cento per la punta; perchè è evidente che non avrebbero mancato di tirarle dentro per la base o per la metà.
      Vennero studiate dopo le foglie di una pianta forestiera, che non erano più aguzze all'apice di quello che fossero verso la base. Così era per quelle di un Laburnum (un ibrido tra il Cytisus alpinus e il Laburnum), perchè ripiegando la punta sulla metà della base, generalmente si adattavano esattamente; e quando vi era qualche differenza, questa consisteva nello essere la base un po' più stretta. Si poteva, quindi, aspettarsi a che un numero quasi eguale di queste foglie sarebbe per esser tirato dentro per la punta e per la base, o che vi fosse un po' di eccesso in favore di quest'ultima.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





Laburnum Cytisus Laburnum