Questi ultimi triangoli erano molto stretti e molto acuminati (31). Come controllo delle osservazioni che daremo fra breve, simili triangoli in istato umido furono afferrati da un paio di pinze molto strette in differenti punti e in tutte le inclinazioni rispetto ai margini, e furono così tirate dentro a un breve tubo del diametro di una buca di lombrico. Il triangolo preso per l'apice entrava direttamente nel tubo, senza ripiegare i suoi margini, se era preso a una piccola distanza dall'apice, per esempio a dodici millimetri quel tratto si ripiegava dentro al tubo. Così seguiva rispetto alla base e agli angoli basali, sebbene in questo caso gli angoli presentassero, come doveva aspettarsi, una maggiore resistenza per essere introdotti. Se i triangoli erano afferrati presso alla metà il triangolo era ripiegato, rimanendo l'apice e la base fuori del tubo. Siccome i lati del triangolo erano lunghi 75 millimetri, l'effetto del loro essere tirati nel tubo o in una buca in vario modo, può dividersi convenientemente in tre categorie; quelli tirati dentro pel vertice o a 25 millimetri da esso; quelli tirati per la base o a 25 millimetri da essa; e quelli tirati dentro per un punto qualsiasi nei 25 millimetri di mezzo. -
Onde vedere in qual modo questi triangoli di carta sarebbero ghermiti dai lombrici, ne feci dare alcuni inumiditi ai lombrici tenuti in cattività. Furono presi in tre modi differenti tanto i triangoli stretti, quanto i larghi: cioè pel margine, per uno dei tre angoli, il quale spesso veniva ingolfato nella loro bocca, e finalmente, pel succiamento applicato a una porzione qualsiasi della superfice piatta.
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