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      Finalmente, un rigetto dei lombrici che avevano attraversato il cemento concreto sbriciolato che univa i mattoni con cui era selciata la navata ora rovinata dell'Abbadia di Beaulieu, venne lavato, per modo che ne rimaneva solo la materia più grossolana. Questa era composta di granelli di quarzo, di ardesia micacea, di altre rocce, di mattoni o di tegole, molti dei quali avevano un diametro di uno a due millimetri e mezzo. Nessuno potrà supporre che questi granelli venissero ingoiati per cibo, tuttavia formavano la metà del rigetto, perchè pesavano 19 grani, mentre il rigetto intero pesava 33 grani. Ogniqualvolta un lombrico si affonda alla profondità di qualche piede nel terreno compatto, non smosso, deve aprirsi la via ingoiando della terra; perchè è incredibile che il terreno possa cedere da tutte le parti alla pressione della faringe spinta fuori del corpo del lombrico.
      Che i lombrici inghiottano una grande quantità di terra per estrarne la poca materia nutriente che contiene e non per scavarsi le proprie buche, pare a me cosa certa. Ma siccome questa antica credenza è stata messa in dubbio da una persona tanto autorevole quanto è il Claparède, bisogna dare con qualche particolare delle prove in favore di essa. Non vi ha a priori nessuna improbabilità a questa credenza, perchè oltre ad altri anellidi, specialmente l'Arenicola marina, che spinge in su una cosiffatta profusione di rigetti sulle nostre sabbie marine, e che si crede viva di ciò che trova in essi, vi sono degli animali che appartengono alle classi più diverse, che non fanno buche, ma che consuetamente inghiottiscono grandi quantità di sabbia; cioè il mollusco Onchidium e molti echinodermi (36).


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





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