In questo caso i lombrici, giudicando dai rigetti, avevano spinto le ceneri da parte senza inghiottirle. In un altro luogo delle buche, nello stesso modo tappezzate, attraversavano uno strato di cenere grossolana, dello spessore di 8cent,7. Così vediamo che le buche dei lombrici non sono semplici scavi, ma si possono piuttosto paragonare a gallerie rivestite con cemento.
L'apertura della buca è pure spesso tappezzata di foglie; e questo è un istinto diverso da quello di turarle, e non sembra sia stato finora notato. Molte foglie dell'Abete di Scozia o Pino (Pinus sylvestris) furono date ai lombrici tenuti in prigione in due vasi; e quando dopo varie settimane la terra venne rotta con cura, le parti superiori di tre buche oblique si trovarono inondate per una lunghezza di 17cent,5, 10cent e 8cent,7 di foglie di pino, insieme ai frammenti di altre foglie che erano state date ai lombrici per cibo. Dei pezzettini di vetro e di mattoni, sparsi sulla superfice del suolo, erano collocati fra gl'interstizi delle foglie di pino, e questi interstizi erano pure spalmati coi rigetti viscosi dei lombrici. Quelle strutture così formate aderivano tanto bene che riuscii a staccarne una con pochissima terra attaccata. Consisteva in una scatoletta cilindrica lievemente incurvata, l'interno della quale si poteva vedere attraverso a dei buchi nei lati e alle due estremità. Le foglie di pino erano state introdotte tutte per la base, e le punte aguzze degli aghi erano state spinte nell'intonaco di terra rigettata.
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Abete Scozia Pino Pinus
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