Quando un lombrico viene alla superfice per rigettare la terra, la coda sporge fuori, ma quando raccoglie foglie deve sporgere il capo. Perciò i lombrici debbono avere la facoltà di rigirarsi entro ai loro stretti canali; e questo appare a noi molto difficile da compiere.
I lombrici non emettono sempre i loro rigetti sulla superfice del terreno. Quando possono trovare una cavità, come quando si affondano nel terreno smosso di fresco, o tra gli steli delle piante in fila, essi depongono i loro rigetti in questi luoghi. Così pure ogni cavità sotto a una grossa pietra che sta sulla superfice del terreno è in breve riempita di questi rigetti. Secondo Hensen le buche antiche servono di consueto a questo scopo; ma per quanto mi serva la mia esperienza, questo non è il caso, eccettuato per quelle che si trovano presso alla superfice nel terreno lavorato di fresco. Io credo che Hensen possa essere stato tratto in errore dalle pareti delle buche antiche, intonacate di terra nera, che sono cadute o crollate; perchè rimangono così delle strisce nere, e queste sono evidenti quando attraversano un suolo dal colore chiaro, e possono essere scambiate per buche interamente riempite.
È certo che le buche antiche coll'andar del tempo crollano; perchè, come vedremo nel capitolo seguente, la terra fina rigettata dai lombrici, se fosse sparsa in modo uniforme, formerebbe in molti punti nel corso di un anno uno strato dello spessore di 5 millimetri; cosicchè in nessun modo questa grande quantità non si deposita entro alle buche vecchie e fuori d'uso.
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