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      Si fecero degli scavi in questo terreno nel 1837, ossia 15 anni dopo la sua bonificazione, e vediamo nel diagramma della Fig. 5, ridotto a metà della grandezza naturale, che lo strato di zolle erbose era spesso 12 millim. e sotto a questo era uno strato di terra vegetale dello spessore di cent. 5,12. Questo strato non contiene frammenti di sorta; ma sotto ad esso è uno strato di terra, dello spessore di 37 millimetri, pieno di frammenti di marna bruciata, molto evidenti pel loro colore rosso, uno dei quali presso il fondo era lungo 25 millimetri, e altri frammenti di ceneri uniti con pochi ciottoli di quarzo bianco. Sotto a questo strato, e alla profondità di cent. 10,12 dalla superfice, s'incontrava il suolo originario nero, torboso e sabbioso, con pochi ciottoli di quarzo. Perciò qui i frammenti di marna bruciata e di cenere erano stati ricoperti nel corso di 15 anni da uno strato di terra vegetale finissima, dello spessore di soli cent. 5,12, non comprese le zolle erbose. Sei anni e mezzo dopo venne nuovamente esaminato quel campo, e i frammenti si trovarono a cent. 10 o cent. 12,5 sotto alla superfice. Cosicchè in questo intervallo di 6 anni e mezzo circa 27 millimetri di terra vegetale era stata aggiunta allo strato della superfice. Mi sorprende come nello spazio di 21 anni e mezzo non sia stata portata su maggior copia di terra, perchè nel terreno torboso e nero sottostante erano molti lombrici. Tuttavia è probabile che anticamente, quando la terra era incolta, i lombrici fossero scarsi, e il terreno si sarebbe allora accumulato lentamente.


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La formazione della terra vegetale per l'azione dei lombrici con osservazioni intorno ai loro costumi
di Charles Darwin
Utet
1882 pagine 231

   





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