La base della pietra era sepolta di 2 centimetri e mezzo a 5 centimetri sotto al livello generale, e la superfice superiore sporgeva di circa 20 centimetri sopra a questo livello, o di circa 10 centimetri sopra al margine in pendio delle zolle erbose. Tolta via la pietra, si vedeva chiaramente che una delle sue estremità più a punta doveva dapprima essere rimasta a qualche centimetro sopra al terreno, ma la sua superfice era adesso allo stesso livello della zolla erbosa che la circondava. Quando fu esportata la pietra, rimase un modello preciso della sua faccia inferiore il quale formava una cavità crateriforme, di cui la superfice interna si componeva di terra vegetale nera finissima, eccettuato nei punti ove le parti più sporgenti posavano sui rottami. Diamo qui una sezione trasversale di questa pietra, unitamente al suo letto, disegnata dalle misure fatte dopo averla spostata, nella scala di 12 a 30 (fig. 6). Il margine coperto di erbetta che saliva fino alla pietra era composto di una terra vegetale fina dello spessore di cent. 15,5.
Fig. 6: Sezione trasversa di una grossa pietra rimasta giacente sopra a un terreno erboso durante 35 anni. A, livello generale del campo. I rottami sottostanti non sono stati rappresentati. Scala 12 a 30.
Questo evidentemente era composto di rigetti dei lombrici, molti dei quali erano stati emessi recentemente. Tutta la pietra si era affondata in trentacinque anni, per quanto ho potuto giudicare, di circa 37 millim.; e questo deve essere dipeso da ciò che i rottami posti sotto alle parti più sporgenti erano stati minati dai lombrici.
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Sezione
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