Il Farrer parimente osservò che i lombrici viventi sotto al pavimento dell'atrio sovente raccoglievano grossi granelli di sabbia, e ghiaia quanta ne trovavano, intorno alle aperture delle loro buche.
Settembre, 13; tempo dolce umido. Le bocche delle buche sono riaperte, ossia furono emessi dei rigetti in 31 punti; questi erano tutti sformati.
Settembre, 14; 34 buche fresche ossia rigetti; tutti sformati.
Settembre, 15; 44 nuove buche, solo 5 rigetti; tutti sformati.
Settembre, 18; 43 nuove buche, 8 rigetti; tutti sformati.
Il numero di rigetti sui campi circondanti era ora molto grande.
Settembre, 19; 40 buche, 8 rigetti; tutti sformati.
Settembre, 22; 43 buche, solo pochi rigetti freschi; tutti sformati.
Settembre, 23; 44 buche; 8 rigetti.
Settembre, 25; 50 buche, nessun ricordo del numero dei rigetti.
Dopo un intervallo di tre anni, il Farrer, a mia richiesta, cercò di nuovo sul pavimento concreto, e trovò che i lombrici lavoravano ancora.
Conoscendo quanta forza muscolare posseggano i lombrici, e vedendo quanto molle fosse il pavimento in molte parti, non fui sorpreso vedendo che era stato attraversato dalle loro buche; ma è un fatto più sorprendente ancora quello di vedere che il cemento tra le rozze pietre delle pareti spesse, che cingevano le stanze, fu trovato dal Farrer compenetrato dai lombrici.
Il 26 Agosto, cioè cinque giorni dopo che le rovine erano state scoperte, egli osservò quattro tane aperte sulle cime rotte della parete orientale (V. nella figura 8); e, il 15 Settembre, si videro altre buche parimente collocate.
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