Una sezione praticata attraverso alla metà di un'altra sala nella Basilica, lunga metri 9, 65 cent., detta lo Œvarium, si vede nella fig. 10. Sembra che qui abbiamo la prova di due incendi, separati da un intervallo di tempo, durante il quale si andarono accumulando 15 centimetri di "cemento e di concrezioni con tegole rotte". Sotto ad uno degli strati di legno carbonizzato si trovò un oggetto molto pregevole, un'aquila di bronzo: e questo dimostra che i soldati debbono avere abbandonato quel luogo in un momento di panico. A cagione della morte del Joyce, non potei accertarmi sotto a quale dei due strati è stata trovata quell'aquila. Credo che il letto di rottami che sovrastava alla ghiaia intatta formasse in origine il pavimento, perchè si trova a livello dei corridoi, al di fuori delle pareti della Sala; ma il corridoio non si vede nella nostra sezione. La terra vegetale nella parte più spessa era alta 50 centimetri; e la profondità dalla superfice del campo coperta dall'erba, fino alla ghiaia intatta, era di 1 metro.
Fig. 10. Sezione fatta entro una sala della Basilica a Silchester.
La sezione data nella figura 11 rappresenta uno scavo fatto in mezzo alla città, e la esponiamo qui perchè lo strato di terra vegetale ricca giungeva, secondo il Joyce, all'insolito spessore di 50 centimetri. La ghiaia si trovava alla profondità di metri 1,20 dalla superfice; ma non era cosa certa se essa fosse nel suo stato naturale, o se fosse stata portata quivi e pigiata, come segue in alcuni altri luoghi.
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