15 che il pavimento quadrellato ha ceduto in un grado minore sopra il muro sotterrato che non altrove; cosicchè qui una lieve convessità o protuberanza si stendeva in linea retta attraverso alla stanza. Questo condusse a fare uno altro scavo, e così fu scoperto il muro sotterrato.
In queste tre sezioni, e in altre che non sono qui rappresentate, vediamo che gli antichi pavimenti si sono abbassati o hanno ceduto notevolmente.
Il Joyce dapprima attribuiva questo abbassamento soltanto al lento deporsi del terreno. Che vi sia stata una qualche deposizione è probabilissimo, e si può vedere nella sezione 15a che il pavimento per una larghezza di metri 1,50 sopra all'ingrandimento meridionale della stanza, che doveva essere stata fabbricata sopra terreno nuovo, si è abbassato un poco più che non quello del lato settentrionale. Ma è possibile che questo abbassamento non abbia rapporto di sorta coll'allargamento della stanza, perchè nella fig. 13 una metà del pavimento si è abbassata molto di più che non l'altra metà, senza una causa plausibile. In un passaggio coperto di mattoni della casa del Joyce, fatto soltanto sei anni fa, si era osservato lo stesso abbassamento come negli edifizi antichi. Nondimeno non sembra probabile che tutta la somma di abbassamento si possa in tal modo spiegare. I costruttori romani scavavano il terreno a profondità insolite pei fondamenti dei loro muri, che erano spessi e saldi; quindi è poco credibile che abbiano trascurato il grado di saldezza dello strato sul quale posavano i loro pavimenti a quadrelli e spesso anche molto ornati.
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Joyce Joyce
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