Nessuno mette in dubbio che il nostro globo fosse composto in un tempo di rocce cristalline, e che la loro disintegrazione per l'azione dell'aria, dell'acqua, dei mutamenti di temperatura, dei fiumi, delle onde del mare, dei terremoti e delle eruzioni vulcaniche, ha prodotto le nostre formazioni sedimentarie. Queste dopo di essersi consolidate e talora tornate a cristallizzarsi, si sono sovente disintegrate nuovamente.
Denudazione significa lo aver portato la materia disintegrata a un livello più basso.
Dei molti risultamenti più spiccati dovuti al progresso della geologia moderna, pochi colpiscono più di quelli che riguardano la denudazione. Da lungo tempo s'era veduto che deve esservi stata un'immensa denudazione; ma finchè le successive formazioni non furono accuratamente descritte e misurate, nessuno potè pienamente riconoscere quale fosse il suo grado. Una delle prime e più notevoli Memorie che furono mai pubblicate su questo argomento, fu quella del Ramsay (57), il quale nel 1846 dimostrò che nel paese di Galles uno strato di roccia solida circa da 2700 a 3300 metri di spessore si è sgretolato e si è sparso su grandi tratti di paese. Forse la prova più semplice della grande denudazione è data dai fessi o crepacci, che si estendono per molte miglia attraverso a certe località, cogli strati di un lato persino 3000 metri sopra agli strati corrispondenti del lato opposto; e tuttavia non vi è traccia visibile di questo spostamento gigantesco sulla superfice della terra. Una grossa colonna di roccia si è spianata da un lato e non dalla parte opposta senza lasciare avanzi.
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Memorie Ramsay Galles
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