Queste osservazioni mi indussero a farne altre più accurate. Furon trovati otto rigetti su quel mio prato, ove le foglie dell'erba sono sottili e fitte, e tre altri sopra un campo coperto di erba grossolana. L'inclinazione della superfice sugli undici punti ove quei rigetti furono raccolti variava tra 4° 30' e 17° 30'; la media degli undici declivi era quindi 9° 26'. La lunghezza dei rigetti nella direzione del pendio venne prima misurata con tutta la cura quanto permettevano le sue irregolarità. Fu possibile fare queste misure con una differenza di circa 3 millimetri, ma uno dei rigetti era troppo irregolare per poterlo misurare. La lunghezza media nella direzione del declivio degli altri dieci rigetti era di centimetri 5,075. I rigetti vennero divisi con un coltello in due parti lungo una linea orizzontale attraverso alla bocca della tana, che fu scoperta tagliando via una fetta della zolla erbosa; e tutta la terra emessa venne raccolta separatamente, cioè la parte sopra al buco e la parte sotto ad esso. Dopo si pesarono queste due parti. In ogni caso vi era molto più terra sotto che non sopra, essendo il peso medio di quella raccolta sopra di gr. 6,67, e quella di sotto di gr. 13,27; cosicchè la seconda era quasi il doppio della prima. Siccome sul terreno piano i rigetti sono comunemente portati su quasi egualmente intorno alla apertura delle buche, questa differenza nel peso indica la quantità di terra emessa che è scesa lungo il pendìo. Ma sarebbe necessario un numero molto maggiore di osservazioni per giungere a un qualche risultamento generale; perché la natura della vegetazione e altre circostanze accidentali, come la forza della pioggia, la direzione e la violenza del vento, ecc, sembrano avere una parte più importante nel determinare la quantità della terra che scende lungo un pendio che non il suo angolo.
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