L'errore, per ciò che riguarda la cifra 80, fu corretto da me in un articolo del Gardeners Chronicle, 1844, p. 218.
42() Questi pozzi sono sempre in via di formazione. Durante gli ultimi quaranta anni vidi e sentii parlare di cinque fatti, nei quali uno spazio circolare, del diametro di parecchi piedi, cadde ad un tratto, lasciando sul campo un buco aperto coi pali perpendicolari, della profondità di alcuni piedi. Questo seguiva in uno dei miei campi, mentre si stava spianandolo col rullo, e le parti posteriori del cavallo delle stanghe vi caddero dentro; ci vollero due o tre carri pieni di rottami per riempire la cavità. La frana ebbe luogo dove era una larga depressione, come se la superfice avesse ceduto in parecchi periodi antichi. Sentii parlare di una buca formatasi ad un tratto in fondo ad una piccola pozzanghera, dove si solevano lavare le pecore per molti anni, e nel quale buco un uomo che stava facendo quella operazione cadde con suo grande sgomento. L'acqua piovana su quel punto scende perpendicolarmente nel terreno, ma la creta è più porosa in certi punti che non in altri. Così il prosciugamento dalla creta soprastante si dirige in certi punti, ove è disciolta una maggiore quantità di materia calcarea di più che non altrove. Talora si formano anche degli stretti canali calcari nella creta solida. Siccome la creta si scioglie lentamente sopra a tutto il paese, ma più in alcune parti che non in altre, il residuo non disciolto - cioè, la massa sovrastante di argilla rossa con ciottoli, - si abbassa pure lentamente e tende a riempire i pozzi e le cavità. Ma la parte superiore dell'argilla rossa tiene insieme, aiutata probabilmente dalle radici delle piante, per un tempo assai più lungo che non nelle parti più basse, e così forma un tetto, che prima o dopo precipita giù, come nei cinque casi sopra menzionati.
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Gardeners Chronicle
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