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      Così noi possiamo comprendere come sia avvenuto che l’uomo e tutti gli altri animali vertebrati siano stati costrutti sopra un solo modello, perchè passino per alcuni primieri stadi di sviluppo, e perchè conservino certi rudimenti in comune. In conseguenza noi dobbiamo francamente riconoscere la loro comune origine; pensando diversamente, bisognerebbe ammettere che la nostra propria struttura e quella di tutti gli animali che ci circondano non sia altro che un tranello per ingannare il nostro giudizio. Questa conclusione acquista molta forza, se guardiamo i membri di tutte le serie animali, e consideriamo l’evidenza che deriva dalle loro affinità o classificazioni, dalla loro distribuzione geografica e dalla loro successione geologica. È solo un nostro pregiudizio naturale, e quella superbia dei nostri antenati che li fece dichiararsi discendenti da semidei, che c’induce a dubitare di questa conclusione. Ma non è lontano il giorno in cui parrà strano che naturalisti buoni conoscitori della struttura comparata e dello sviluppo dell’uomo e degli altri mammiferi, abbiano potuto credere che ognuno di essi fosse l’opera di un atto separato di creazione.
     
     
      CAPITOLO IICOMPARAZIONE FRA LA POTENZA
      MENTALE DELL’UOMO E QUELLA DEGLI ANIMALI SOTTOSTANTI.
     
      La differenza fra le facoltà inferiori della scimmia più elevata e del selvaggio più digradato è immensa - Alcuni istinti sono comuni - Emozioni - Curiosità - Imitazione - Attenzione - Memoria - Immaginazione - Ragione - Miglioramento progressivo - Utensili ed armi adoperati dagli animali - Linguaggio - Consapevolezza di sè - Senso del bello - Credenza in Dio, in agenti spirituali, superstizioni.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Dio Imitazione Attenzione Memoria Immaginazione Ragione