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      Merita menzione il fatto che quei babbuini operavano di comune concerto. Il signor Wallace vide in tre occasioni le femmine degli uranghi, accompagnate dai loro piccoli, "rompere i rami e staccare grossi frutti spinosi dall’albero Durien, con segni evidenti di collera, e scagliarli per modo da fare una pioggia di proiettili tale da impedir loro di avvicinarsi troppo all’albero.
      Nel Giardino zoologico di Londra una scimmia che aveva i denti deboli soleva rompere le noci con un sasso, e i custodi mi hanno assicurato che dopo averlo adoperato lo nascondeva nella paglia, e non lo lasciava toccare da nessun’altra scimmia. Così noi vediamo qui l’idea della proprietà, cosa del resto comunissima in ogni cane che ha un osso, e in moltissimi, se non in tutti, gli uccelli pel loro nido.
      Il duca di Argyll osserva che il fabbricare un ordegno per un uso speciale è opera al tutto particolare all’uomo; e considera che ciò formi un insuperabile abisso fra esso ed i bruti. Senza dubbio questa è una distinzione importante; ma secondo me vi è maggior verità nella asserzione del signor Lubbock, che quando l’uomo primitivo incominciò ad adoperare le selci per qualche suo uso particolare, le avrà spezzate per caso, o si sarà servito dei frammenti più taglienti. Da questo primo passo la strada è breve per giungere a romperle di proposito, e non è troppo lunga per giungere a foggiarle grossolanamente. Tuttavia questo ultimo progresso, deve aver preso molti secoli, se giudichiamo dall’immenso intervallo di tempo che è passato prima che gli, uomini dell’epoca neolitica cominciassero ad arrotare e levigare i loro utensili di pietra.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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