Ma qualunque sia stata l’origine complessa di questo sentimento, siccome esso è della più alta importanza per tutti quegli animali che si prestano vicendevole aiuto e difesa, deve essere stato accresciuto mercè la scelta naturale; perchè quelle società ove il numero dei membri stretti da scambievole simpatia sarà stato maggiore avranno meglio prosperato, ed avranno allevato un numero più grande di prole.
È cosa impossibile, in alcuni casi, decidere se certi istinti sociali siano stati acquistati per via della scelta naturale, oppure siano l’indiretto risultamento di altri istinti e di altre facoltà, come la simpatia, la ragione, l’esperienza e la tendenza all’imitazione, o anche, se non sono altro che il frutto di una lunga e continua abitudine. Non si può quasi credere che un istinto tanto notevole quanto quello di porre sentinelle onde avvertire la comunità di un pericolo sia il risultamento indiretto di qualunque altra facoltà; quindi deve essere stato acquistato direttamente. Inoltre, l’uso che hanno molti maschi di certi animali sociali di difendere la comunità e di aggredire il nemico o la preda tutti insieme, può essere stato, forse, originato da reciproca simpatia; ma il coraggio, e in molti casi la forza, debbono essere venuti precedentemente, forse mercè la scelta naturale.
Fra i vari istinti e le varie abitudini, alcuni sono molto più forti degli altri, cioè, alcuni procurano maggior piacere nel loro compimento o maggior dolore per la loro privazione che non altri; oppure, ciò che probabilmente è in pari modo importante, essi sono, per via dell’eredità, seguiti con maggiore persistenza senza che sveglino un sentimento particolare di piacere o di dolore.
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