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      Ammettiamo pel momento che si ereditino le tendenze virtuose, sembra probabile, almeno nei casi come della castità, della temperanza, della umanità verso gli animali, ecc., che vengano impresse nella mente mercè l’abitudine, l’istruzione e l’esempio, continuate per parecchie generazioni nella stessa famiglia, e in un grado molto subordinato, o nullo, da individui forniti di quelle virtù, che sono meglio riusciti nella lotta per la vita. La principale sorgente di dubbio che io abbia intorno ad ogni cosiffatto retaggio viene da quegli usi insensati, da quelle superstizioni e da quei gusti, come sarebbe l’orrore dell’Indo pel cibo immondo, dovuto allo stesso principio della trasmissione. Quantunque ciò per se stesso forse non sia meno probabile che non quello che alcuni animali ereditino un gusto particolare per certe sorta di cibo, o il timore per certi nemici, non ho mai incontrato nessun esempio per sostenere la trasmissione di usi superstiziosi o di sciocche abitudini.
      Infine, gli istinti sociali, i quali certamente furono acquistati dall’uomo e dagli animali sottostanti pel bene della comunità, debbono avergli dato dal principio un certo desiderio di imitare i suoi compagni, e un certo senso di simpatia. Cotali impulsi saranno stati per lui, in un periodo molto primitivo, come una rozza guida per discernere il giusto dall’ingiusto. Ma mentre l’uomo andava progredendo man mano in potenza intellettuale e poteva riconoscere le più remote conseguenze delle sue azioni; mentre acquistava sufficienti cognizioni per respingere da sè le superstizioni e gli usi nocevoli; mentre considerava e cercava sempre più non solo la prosperità ma la felicità del suo simile; mentre le sue simpatie, mercè l’abitudine, la benefica esperienza, l’istruzione e l’esempio, si facevano sempre maggiori e più diffuse, tanto da estendersi agli uomini di tutte le razze, agli idioti, agli storpi ed agli altri membri inutili della società, e finalmente agli animali sottostanti, in tal modo si andava sempre più e più elevando il livello della sua moralità. E tutti i moralisti della scuola derivativa ed alcuni intuizionisti ammettono che il livello della moralità è andato crescendo da un antichissimo periodo della storia dell’uomo.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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