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      Non possono crescere continuamente e con regolarità, non essendovi aumento artificiale nella provvista del nutrimento. Quando i selvaggi sono un po’ allo stretto invadono reciprocamente i loro territori, e allora ne viene la guerra; ma invero essi sono quasi sempre in guerra coi loro vicini. Van soggetti a vari accidenti in terra e sull’acqua quando sono in cerca di cibo; ed in alcuni paesi soffrono molto dalle maggiori belve. Anche nell’India, intere contrade sono state spopolate dalle tigri.
      Malthus ha discusso queste varie cause di arresto nell’aumento delle popolazioni, ma non ha dato molta importanza a quella che è forse la più grave di tutte, l’infanticidio, specialmente delle femmine, e l’uso di procurare gli aborti. Queste pratiche vengono seguite oggi in molte parti del mondo, e il signor M’Lennan ha dimostrato che vi è ogni ragione di credere che l’infanticidio sia stato nei tempi passati praticato anche più estesamente. Sembra che l’origine di queste pratiche sia derivata nei selvaggi dalla difficoltà, o meglio l’impossibilità, che trovavano nel mantenere tutti i bambini che nascevano. Alle sopraddette cause di arresto si può anche aggiungere la licenziosità; ma questa non è dovuta per la mancanza dei mezzi di sussistenza; sebbene vi sia ragione per credere che in alcuni casi (come al Giappone) sia stata incoraggiata a bella posta come un mezzo per frenare l’aumento della popolazione. Se guardiamo indietro ad un’epoca remotissima, prima che l’uomo avesse acquistata la dignità umana, egli deve essere stato guidato molto più dall’istinto e molto meno dalla ragione che non i selvaggi dei nostri tempi.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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