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      Così sarà stato anche per ciò che riguarda i primieri progenitori dell’uomo.
      Scelta naturale. - Abbiamo testè veduto che l’uomo è variabile tanto nel corpo come nella mente; e che le sue variazioni sono prodotte, direttamente o indirettamente, dalle stesse leggi generali, come degli animali sottostanti. L’uomo si è sparso ampiamente sulla faccia della terra, e durante le sue continue migrazioni, deve essere stato esposto alle condizioni più svariate. Gli abitanti della Terra del Fuoco, del Capo di Buona Speranza e della Tasmania in un emisfero, e quelli delle regioni Artiche nell’altro, debbono avere attraversato molti climi e mutato molte volte il loro genere di vita, prima di giungere alla loro presente dimora. I primi progenitori dell’uomo debbono, come tutti gli altri animali, avere avuto una forte tendenza a moltiplicarsi molto al di là dei loro mezzi di sussistenza, perciò debbono essere stati occasionalmente esposti alla lotta per l’esistenza, e quindi a seguire la rigida legge della scelta naturale. In tal guisa si devono essere conservate le variazioni benefiche di tutte le sorta, sia abitualmente come occasionalmente, e devono essere state eliminate quelle nocevoli. Non voglio parlare delle grandi e spiccate deviazioni di forma, che seguono solo a lunghi intervalli di tempo, ma di semplici differenze individuali. Sappiamo, per esempio, che i muscoli delle nostre mani e dei nostri piedi che promuovono i nostri movimenti, van soggetti, come quelli degli animali sottostanti, ad incessanti variazioni.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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