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      Ha scoperto l’arte di far accendere il fuoco, per cui le dure e fibrose radici possono divenire digeribili, e le erbe e le radici velenose sono rese innocue. Quest’ultimo trovato, forse il più grande, dopo la parola, che l’uomo abbia mai fatto, data fino dal primo albore della storia. Queste varie invenzioni, per cui l’uomo nello stato più rozzo è divenuto così eminente, sono il diretto risultato dello sviluppo delle sue facoltà di osservazione, di memoria, di curiosità, di immaginazione e di ragione. Io non posso quindi comprendere come vada che il signor Wallace asserisca, che "la scelta naturale non avrebbe dato al selvaggio che un cervello poco superiore a quello di una scimmia".
      Quantunque le facoltà intellettuali ed i costumi socievoli abbiano per l’uomo una suprema importanza, non dobbiamo diminuire la importanza della sua struttura corporea, a cui dedicheremo il resto del presente capitolo. Nel seguente capitolo discuteremo lo sviluppo delle sue facoltà intellettuali, sociali e morali.
      Non è agevole cosa adoperare a dovere anche solo il martello, e ciò riconoscerà chiunque abbia provato ad imparar l’arte del legnaiuolo. Scagliare un sasso con precisione come può fare un abitante della Terra del Fuoco per difendersi od uccidere un uccello, richiede la più consumata perfezione nell’azione concorde dei muscoli della mano, del braccio e della spalla, senza parlare di un finissimo senso del tatto. Un uomo, quando scaglia un sasso o scocca una freccia, o compie molte altre azioni, deve essere ben saldo in piedi, e ciò richiede pure un perfetto accordo fra i numerosi muscoli.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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