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      Io deduco questo dalle mie osservazioni sui conigli domestici, alcune sorta dei quali sono venuti molto più grandi che non i selvatici, mentre altre sono rimaste a un dipresso della stessa grossezza, ma nei due casi il cervello si è molto rimpicciolito rispetto alla mole del corpo. Ora mi recò dapprima molta sorpresa vedere che in tutti questi conigli il cranio era divenuto più lungo, o dolicocefalo: per esempio, di due crani di quasi pari larghezza, uno di un coniglio selvatico e l’altro di una grossa specie domestica, il primo era lungo solo 3,15 pollici (78 millimetri)13; ed il secondo 4,3 pollici (1 cent. e 6 decimill.)14. Uno dei caratteri più spiccati che distinguono le varie razze umane è quello che in alcune il cranio è allungato, e in altre rotondo; e qui la spiegazione suggerita dal caso dei conigli può in parte essere applicata, perchè Welcher trova che gli uomini piccoli inclinano più a divenire brachicefali, e gli uomini alti a divenire dolicocefali; quindi gli uomini alti si possono comparare al conigli dal corpo più grande e più lungo, i quali tutti hanno il cranio allungato, e sono dolicocefali.
      Da tutti questi fatti noi possiamo fino a un certo punto comprendere i modi mercè i quali l’uomo ha acquistato la maggior mole del suo cranio e la sua forma più o meno allungata; e questi sono caratteri che lo distinguono eminentemente in comparazione dei sottostanti animali.
      Un’altra molto spiccata differenza fra l’uomo e gli animali sottostanti è la nudità della pelle.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





Welcher