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      Per questo rispetto l’uomo somiglia alla maggior parte dei quadrupedi, che in generale hanno la loro superficie superiore ed esposta molto più ricoperta che non la inferiore. Nondimeno, il fatto che altri membri dell’ordine dei Primati, a cui l’uomo appartiene, quantunque abitino varie regioni calde, sono bene rivestiti di peli, in generale più fitti alla superficie superiore, si oppone fortemente alla supposizione che l’uomo sia divenuto nudo merce l’azione del sole. Sono inclinato a credere, come vedremo nella scelta sessuale, che l’uomo, o meglio la donna primitiva, sia divenuta priva di pelo per motivo di ornamento; e secondo questa credenza non è sorprendente che l’uomo differisca tanto in fatto di pelosità da tutti i suoi più bassi congiunti, perchè spesso i caratteri acquistati mercè la scelta sessuale differiscono in un grado straordinario in forme intimamente congiunte.
      Secondo il sentimento popolare, la mancanza di coda è un carattere eminentemente distintivo dell’uomo; ma siccome quelle scimmie che sono più affini all’uomo mancano di quest’organo, la sua assenza non ci concerne in modo speciale. Nondimeno può tornar utile riconoscere che, per quanto io sappia, non è stata data nessuna spiegazione intorno alla perdita della coda di certe scimmie e dell’uomo. Tuttavia questa perdita non sorprende, perchè talvolta in specie dello stesso genere la coda differisce notevolmente nella lunghezza: così in alcune specie di macachi la coda è più lunga di tutto il corpo, consiste di ventiquattro vertebre; in altre è un moncone appena visibile, fatto soltanto di tre o quattro vertebre.


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L'origine dell'uomo e la scelta in rapporto col sesso
di Charles Darwin
A. Barion
1926 pagine 830

   





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