Nessun paese al mondo ha tanta copia di animali pericolosi come l’Africa meridionale; nessun paese presenta più spaventose condizioni di clima delle regioni Artiche; tuttavia una delle più piccole razze, cioè i Bushmen, si mantengono nell’Africa meridionale, come gli Esquimali, uomini quasi nani, stanno nelle regioni Artiche. I primieri progenitori dell’uomo erano, non v’ha dubbio, inferiori nell’intelletto, e probabilmente nella disposizione sociale, ai selvaggi più bassi dei nostri giorni; ma si comprende benissimo che essi abbiano potuto esistere, o anche prosperare, se, mentre andavano gradatamente perdendo le loro potenze brutali, come l’arrampicarsi sugli alberi, ecc., essi nel tempo stesso progredivano in intelligenza. Ma, dato che i progenitori dell’uomo fossero ancora più inermi e privi di difesa che qualunque altro selvaggio esistente, se essi avessero abitato qualche continente caldo o qualche grande isola, come l’Australia o la Nuova Guinea, o Borneo (quest’ultima isola è ora abitata dall’urango), essi non sarebbero stati esposti a nessun pericolo speciale. In una area grande come una di quelle isole, le gare fra tribù e tribù avrebbero dovuto bastare, in condizioni favorevoli, a portar su l’uomo, mercè il sopravvivere dei più acconci, combinato cogli effetti ereditati dall’abitudine, alla sua presente elevata posizione nella scala organica.
CAPITOLO V.
DELLO SVILUPPO DELLE FACOLTÀ INTELLETTUALI E MORALI DURANTE I TEMPI PRIMITIVI ED I TEMPI INCIVILITI.
Progresso delle potenze intellettuali mercè la scelta naturale - Importanza della imitazione - Facoltà sociali e morali - Loro sviluppo entro la cerchia della stessa tribù - Scelta naturale come operante sulle nazioni incivilite - Prova che le nazioni incivilite erano un tempo barbare.
| |
Africa Artiche Bushmen Africa Esquimali Artiche Australia Nuova Guinea Borneo Scelta
|